ANGET
Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori - Sezione di Milano
Aggiornamento in data 10/05/2024 by IZ2TQY
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L'ANGET è una Associazione d'Arma e di volontariato per la Protezione civile e per interventi umanitari anche all'estero, aperta a tutti coloro che hanno prestato, o prestano, servizio in reparti ed organismi del Genio e delle Trasmissioni ed a coloro che, persone o collettività, ritengono di identificarsi nei suoi valori ideali ed intendono concorrere al conseguimento delle sue finalità.
Il 16 gennaio 2020 la ANGET Sezione Provinciale di Milano, festeggia i 65 anni dalla sua fondazione voluta dall'assemblea dei soci che trae origine dallo scioglimento del precedente sodalizio A.L.A.G. (Associazione Lombarda Arma del Genio) costituito a Milano nel '19 alla fine della Prima Guerra Mondiale, poi , a partire dal 1953, con la trasformazione della Specialità Genio Collegamenti in Arma delle Trasmissioni, affiliata all' A.N.A.G. (Associazione Nazionale Arma del Genio) che dal 1954 ha cambiato denominazione in quella attuale di A.N.G.E.T. (Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d'Italia, con Statuto e Regolamento approvati e riconosciuti dal Ministero della Difesa, che ha personalità giuridica, è apolitica e apartitica, e senza fini di lucro ed ha lo scopo di mantenere vivo il senso di solidarietà tra i militari in congedo e quelli in servizio, nel culto dell'ideale della Patria e nella esaltazione dei valori e delle tradizioni del Genio e delle Trasmissioni, un tempo unite in una sola Arma dell'Esercito.
Il primo nucleo ALAG si è aggregato nel 1919 presso la sede dell'Associazione del Fante a Milano, e ha avuto tra i soci fondatori il Ten. Col. Genio ing. Michele Speranza, da poco promosso trasferito da Torino alla Direzione Lavori Genio a Milano. Nominato Vice Presidente A.L.A.G., il 30 aprile 1933 inaugurava la nuova sede di Milano (affiliata A.N.A.G.) di via Paolo da Cannobio 37 e nel 1938, Colonnello del Genio (Riserva), veniva insignito dell'onorificenza di Cavaliere. Per il suo impegno costante nel sodalizio, 65 anni fa , alla veneranda età di 88 anni, su proposta del neo Presidente Dott. Ing Antonio De Sanctis , quale Decano tra i soci e simbolo di continuità, veniva acclamato dall'assemblea Socio Onorario della neocostituita sezione ANGET. Nella stessa adunanza del 16/01/1955 venne proposto ed approvato all'unanimità che la sezione si intitolasse ad un eroe dell'Arma del Genio e precisamente alla MOVM S.Ten. Paolo Ferrario, caduto nella prima guerra mondiale. Il 12 Novembre 1955 si è svolta la cerimonia dell'assegnazione ufficiale del labaro alla nostra Sezione ANGET, ricevendo la Bandiera Tricolore. Il 2 Dicembre 1962 veniva inaugurata la nuova sede ANGET presso la Caserma Teuliè in via Burigozzo 4, fino al 27 marzo 1996, data di trasferimento nell'attuale locale presso la Caserma XXIV Maggio di Via Vincenzo Monti 59, (sede del 3° Reparto Infrastrutture e CEDOC). La Sezione Provinciale di Milano, si è connotata sin dagli anni '80 per l'impegno di Protezione Civile nella raccolta e Logistica in aiuto e soccorso alle popolazioni in stato di bisogno e calamità a livello locale regionale e con interventi all'estero, concorrendo con i reparti delle FF.AA. oltre a garantire i collegamenti di emergenza sopperendo col supporto specialistico in banda radioamatoriale.
Nel
1987 l'allora presidente nazionale Gen. C.A. Calamani insieme al
Consiglio approvava la costituzione del Gruppo Specialistico
Radioamatori Anget Sezione di Milano (C.R.A Club Radio Amatori A.N.G.E.T.
/ S.C.I.A.R.A.C. Signal Corps Italian Army Radio Amateur Club ) già
operativo nella sede della Caserma Teuliè Via Burigozzo 4 20122 Milano.
Alla fine degli anni '90 ANGET Sezione di Milano stipulava in
convenzione con il Comando Esercito e il 1° Rgt Trasmissioni la
richiesta del Nominativo IZ2MIL e gestione della stazione Radio
Amatoriale operante nella Sala Radio presso la Caserma Santa Barbara
del 1° Rgt Trasmissioni e in mobilità presso la Caserma Ugo Mara di
Solbiate Olona (VA) Sede operativa del C.A. NRDC-ITA nell'ambito delle
attività di collaborazione di Protezione Civile.
Per ulteriori approfondimenti, si invita a selezionare le aree di interesse
LA STORIA DELLA ASSOCIAZIONE |
I VALORI E LE TRADIZIONI |
L'IMPEGNO NELLA PROTEZIONE CIVILE | COSA OFFRE AI SOCI |
COSA CHIEDE AI SOCI | COME DIVENTARE SOCIO |
Nata all’indomani della prima guerra mondiale, la sua denominazione era Associazione Nazionale dell’Arma del Genio (ANAG) e dal 1931 diede vita ad un periodico mensile intitolato "Santa Barbara" (vedi). Il suo primo Presidente Nazionale fu il Generale Borgatti, illustre storico militare. fondatore del Museo storico dei Genio, che sollecitò anche il monumento all’Arma inaugurato a Roma nel 1925 in Castel Sant’Angelo e trasferito successivamente in Piazza Maresciallo Giardino (vedi). Nel 1934 l’Associazione prese il nome di Reggimento Genio “Mario Fiore”.
Ciò voleva significare la continuità del servizio del cittadino verso la Patria, dalla ferma di leva fino a tutto il lungo periodo del congedo. I tragici eventi che dal l940 al 1945 sconvolsero l’Europa, il Mondo, ed in particolare la nostra penisola, posero fine alla vita del reggimento, ma non a quella dell’Associazione che ritrovò in alcuni gruppi autonomi a Napoli, a Venezia, a Milano ed a Roma, la più genuina missione di mantenere vive le tradizioni dell’Arma e lo spirito di fratellanza fra coloro che ne avevano fatto parte in guerra come in pace. Rinato il Paese dopo il travaglio della Resistenza e della Liberazione, rimarginate le più gravi ferite e ricomposte nelle più ordinate strutture le Forze Armate, il Generale Jacoe cominciò l’opera di coordinamento dei gruppi sparsi, in cui lo spirito sano dell’Associazione si era mantenuto intatto.
Il Generale Tirelli, succedutogli, riuscì ad indire, nel 1953, presso il Rgt. Genio Pontieri, un imponente convegno Nazionale da cui, nel 1954, doveva sorgere l’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d’Italia (ANGET). Lo stesso Generale Tirelli venne acclamato 1° Presidente Nazionale. Messosi alacremente all’opera, cominciò a dotare l’ANGET di un regolare Atto Costitutivo di Associazione, a cui venne riconosciuta “Personalità Giuridica” con D.P.R. 18 giugno 1954, con regolare approvazione del suo Statuto. Gli successe il Generale Amoroso che aveva ricoperto la carica di Ispettore dell’Arma, dopo essere stato, durante il periodo della Liberazione, anche Ministro dei Trasporti. Sotto la sua Presidenza, dal 1959 al 1966, si moltiplicarono le iniziative e le manifestazioni, sia al centro, sia in periferia. Il Notiziario assunse la denominazione de “IL GENIERE”.
In occasione del centenario dell’Unità d’Italia, nel 1961, fu organizzato un importante raduno Nazionale a Torino. Le 95 Sezioni dell’ANAG del 1932 (di cui 4 in territorio oggi non più facente parte della Repubblica) erano già divenute 123 nel 1960. A questo incremento diedero un forte contributo le Regioni settentrionali.
Nel 1965 fu realizzato a Monterosi di Viterbo un Sacrario a ricordo del sacrificio del Sottotenente del Genio Ettore Rosso e dei 4 genieri e 2 cavalleggeri che con lui si sacrificarono, il 9 settembre 1943, per sbarrare il passo ad una colonna tedesca in marcia verso Roma. Fece corona all’inaugurazione un apposito raduno nazionale (Vedi "Descrizione del Fatto d'arme").
Dal 1966 al 1973 fu il Generale Gonella a presiedere l’Associazione. Si diede mano alla revisione ed all’approvazione definitiva del nuovo Statuto di cui il Generale Amoroso aveva gettato le basi. Si curarono e si svilupparono le relazioni con le corrispondenti Associazioni estere, particolarmente Francesi e Belghe, con interventi di rappresentanze a vari livelli a raduni dei Liaisons a Bordeaux, Parigi e Bruxelles e dei Sapeurs a Grenoble, Lione e Chambery. Si affrontò infine il problema dei “Gruppi di Specialità” che si erano già naturalmente costituiti per mantenere le tradizioni che esaltano, in seno all’Arma, le molte specialità così diverse fra loro, mentre la crisi di valori che investiva il Paese rendeva sempre più difficile il dialogo con le giovani generazioni. Si cercò di ovviare alla situazione con vari provvedimenti: si incrementarono i raduni regionali e interregionali, coordinando le varie iniziative in modo che non si sovrapponessero nel tempo. Uno di essi veniva scelto ogni anno per una manifestazione “di risonanza nazionale”, con larghe rappresentanze di altre regioni.
Un tono particolare venne dato, nel 1968, al raduno di Vittorio Veneto in occasione del cinquantenario della Vittoria.
Nel 1971 la Marina Militare si dotava di una nuova unità a cui fu imposto il nome “Geniere” che già aveva contraddistinto un precedente cacciatorpediniere. Una sottoscrizione tra i soci dell’ANGET, fornì la quota necessaria per l’offerta di una splendida Bandiera di combattimento. Sul cofano il motto suggerito dall’Ispettorato dell’Arma del Genio, “per omnia asperrima” racchiuso tra lo stemma della Marina Militare ed il fregio dell’Arma del Genio. Per la solenne cerimonia svoltasi a Venezia, la delegazione del Veneto organizzò un riuscitissimo raduno di “Risonanza Nazionale”.
Nel 1973 successe alla Presidenza il Generale Di Casola, deceduto dopo poco più di un anno dalla sua elezione, proprio nel giorno del grande raduno Nazionale indetto per celebrare il centenario della nascita di Guglielmo Marconi. Al vertice dell’ANGET venne allora chiamato il Generale Giuliani che si trovò a dover affrontare il diminuito interesse, soprattutto dei giovani, verso le istituzioni in genere e pertanto anche verso le forme di associativismo patriottico. Allo scadere del mandato triennale, venne eletto Presidente Nazionale il Generale Puliti, mentre qualcosa già stava cambiando nel Paese e le Forze Armate, con il Genio e le Trasmissioni in particolare, guadagnavano prestigio grazie ai concorsi forniti nel corso di calamità nazionali. In questo contesto il Consiglio nazionale ANGET maturò una più moderna ed incisiva linea di azione incentrata sui temi della Protezione Civile e venne chiamato alla Presidenza il Generale Frizzale. La Protezione Civile fu il tema del Raduno Nazionale di Castel Maggiore che segnava la rinascita dell’Associazione. La prima iniziativa completa fu l’istituzione di un gruppo di radio-operatori volontari. Il periodico dell’Associazione (oggi “Notiziario”) intanto assumeva la nuova denominazione di “ANGET” (dal n° 4/1982) e riceveva un ulteriore impulso nel 1989, sotto la guida del Vice Direttore, Generale Carlo Gaspardone.
Nel 1986 veniva eletto Presidente Nazionale il Generale Giuseppe Calamani che per nove anni dedicava la sua attività ad incrementare lo spirito di solidarietà tra i soci, l’amore per la Patria e la spinta verso forme di attiva partecipazione alla vita del Paese nel campo della Protezione Civile. Il successivo Presidente, dal 1995 al 2001, Generale Vittorio Bernàrd concretava d’impeto tale spinta sancita dal nuovo Statuto (4 nov. 1997) e sottoscriveva una convenzione con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in cui all’ANGET, riconosciuti gli obiettivi statutari in tale settore, nonché la particolare qualificazione tecnica nel campo dell’ingegneria civile e delle telecomunicazioni, venivano affidati particolari compiti (vds. Il precedente paragrafo). La pubblicazione sul Notiziario Nazionale (n° 1 e 2 del 1996) del “Manuale - Guida sul Servizio Nazionale della Protezione Civile per i Soci ANGET”, opera del Vicepresidente Nazionale Generale Guido Martinelli, è la conferma della nuova strada intrapresa dall’Associazione.
Nel 2001 la Presidenza dell’ANGET passava nelle mani del Generale Luigi Campagna mentre rimanevano come Vicepresidenti il Generale Vittorio Bernard ed il Generale Guido Martinelli. Inoltre, assumeva l’incarico di Segretario Generale il Generale Carlo Mittoni, con Vice Segretario il Generale Alberto Clava. Il Generale Carlo Gaspardone manteneva la vicedirezione del “Notiziario AMGET”.
Così strutturata, la Presidenza Nazionale ha continuato a perseguire gli obiettivi precedentemente individuati aggiungendone di nuovi per mantenersi a contatto con le esigenze delle Forze Armate e con gli impegni del Paese. Le attività sono indirizzate verso le seguenti cinque vie fondamentali:
- mantenere sempre più vivo lo spirito di appartenenza alle gloriose Armi del Genio e delle Trasmissioni;
- collaborare, ai vari livelli, nelle attività di Protezione Civile;
- svolgere opera di sostegno materiale e psicologico a favore dei volontari nella nostra Forza Armata;
- contribuire, con la raccolta e l’invio di materiali per aiuti umanitari, alle operazioni di pace svolte fuori dal territorio nazionale dalle Unità del nostro Esercito;
- contribuire con il Gruppo HDIG (Humanitarian Demining Italian Group) alla bonifica del territorio da ordigni esplosivi, soprattutto con l’addestramento di personale idoneo allo scopo, in ogni parte del mondo ove questa opera possa essere richiesta.
I suoi valori e le sue tradizioni si fondano nella storia dell'ingegneria militare, nelle glorie delle unità dell'Arma in tutte le guerre combattute dall'Esercito Italiano, dal Risorgimento alla Guerra di Liberazione, glorie riconosciute dalle decorazioni concesse alla Bandiera ed ai suoi eroici combattenti. Si basano, però, anche sulle imponenti realizzazioni di ingegneria attuate durante varie campagne di guerra ed in pace oltre che nel contributo allo sviluppo tecnico-scientifico dell'Italia dato da alcune eminenti personalità, scienziati che hanno militato nell'Arma originaria. Un nome per tutti: Guglielmo Marconi, Ufficiale del Genio.
In effetti, per le loro capacità combattentistiche e tecniche, il Genio e le Trasmissioni sono essenziali in guerra, ma sono indispensabili anche in pace e per opere di pace, come dimostrano i tanti interventi di soccorso per la salvezza e la sopravvivenza di popolazioni colpite da gravi calamità naturali e la partecipazione a missioni di pace ed umanitarie anche per conto di organizzazioni internazionali (NATO, UE, ONU).
CHE COSA OFFRE L’ANGET AI SOCI
- un ambiente di solidarietà nella comunanza di ideali, di scopi e di Impegno civile;
- assistenza socio-amministrativa aI giovani militari volontari, per il loro inserimento nell'ambiente civile della sede di servizio ed anche per la collocazione nel mondo del lavoro a fine servizio;
- un'organizzazione formalmente riconosciuta per operare come volontario per la Protezione Civile e per usufruire delle garanzie stabilite dalle predette leggi in caso di intervento o per esercitazioni programmate dalle autorità competenti (assicurazione, mantenimento del posto di lavoro, rimborso stipendio alle aziende in cui i volontari lavorano, rimborso spese di carburante e danni subiti dai mezzi, contributi finanziari per l'acquiSto di attrezzature utili alle attività di Protezione Civile);
- partecipazione e svolgimento di corsi ed addestramenti specifici;
- partecipazione ad attività ricreative, culturali, turistiche e sociali di vario genere;
- un Notiziario, di massima a frequenza trimestrale, redatto dalla Presidenza Nazionale per tenere informati i soci sulle attività, programmi ed obiettivi degli organi centrali e periferici dell'Associazione e per la trattazione di argomenti di carattere tecnico ed operativo di interesse generale oltre agli eventuali notiziari delle singole Sezioni e/o dei Gruppi di Specialità;
- la possibilità di conseguire il conferimento di onorificenze al merito della Repubblica per i soci più meritevoli, oltre a medaglie ed attestati di benemerenza dell'Associazione.
CHE COSA CHIEDE L’ANGET AI SOCI
- la corresponsione della quota sociale annuale per la stampa del Notiziario nazionale e per le esigenze di vita degli organi associativi;
- la partecipazione alle manifestazioni, cerimonie ed attività più significative;
- un contributo di pensiero e di azione per la crescita della vita associativa;
- la disponibilità, a seconda delle proprie predisposizioni e possibilità, ad operare nell’ambito degli organismi di Protezione Civile dell'Associazione e ad attivarsi su allarme, ove necessario, secondo i piani di intervento d'emergenza predisposti.
In conclusione, l'ANGET fa appello particolarmente alle giovani leve di Genieri e Trasmettitori, non solo perché aderiscano all'Associazione e partecipino alle attività delle Sezioni, ma anche affinché, operando d'iniziativa, raccolgano l'adesione di colleghi d'Arma, altri militari in congedo, parenti ed amici, per dar vita a nuove strutture di Protezione Civile, specie nei Comuni medi e piccoli dove sono più carenti organismi di supporto.
La Protezione Civile si attiva infatti a partire dal livello più basso e può essere efficace solo se le Autorità locali responsabili possono avvalersi del contributo di volontari preparati, organizzati, disciplinati, come lo sono, in genere, i militari.
L’IMPEGNO DELL’ANGET NELLA PROTEZIONE CIVILE
Come forza di volontariato scaturisce proprio dalla convinzione che la capacità e le esperienze acquisite dai soci durante il servizio militare possono essere proficuamente utilizzate in attività di concorso al Servizio Nazionale della Protezione Civile, in applicazione della Legge 225/92 sul Servizio stesso e 266/91 sul Volontariato, concretizzando così, con i fatti e non solo con le parole, la valorizzazione e l'esaltazione delle nobili tradizioni del nostro passato, come stabilito dalle finalità statutarie delle Associazioni d'Arma. Al riguardo un socio ANGET è stato nominato Presidente della Commissione "Protezione Civile" di Assoarma.
Tale impegno è stato formalizzato nel nuovo Statuto dell'Associazione, approvato dal Ministro della Difesa con DM 4 nov. 1997 ed ha trovato applicazione nell'impiego dei nostri volontari e delle strutture organizzative dell'Associazione in tutte le attività in cui la Protezione Civile si estrinseca (previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell'emergenza) a sostegno delle Amministrazioni Pubbliche responsabili a vari livelli (Comuni, Prefetture, Province, Regioni e Dipartimenti) ed in alcuni interventi umanitari a favore di Paesi esteri in particolare difficoltà (vds. ACTOUNO = Atto costitutivo/Statuto del Gruppo di Collaborazione Tecnico-Operativa per la Protezione Civile)
I compiti assunti dall’ANGET consistono essenzialmente in:
1. consulenza tecnico-operativa e collaborazione diretta a favore degli organi istituzionali, con particolare riguardo per i Comuni:
- nell’elaborazione della Pianificazione di Prevenzione (Gestione del Rischio) e di Emergenza (Gestione della Crisi);
- nell’organizzazione e preparazione delle forze di soccorso, in particolare, di quelle del volontariato che, a livello locale, costituiscono risorsa essenziale dei Centri Operativi e del territorio;
- nella preparazione di Manuali di carattere generale e specialistico per gli operatori di Protezione Civile (vds. “Il Servizio di Protezione Civile in Italia”;
- nella formazione di una coscienza di Protezione Civile a favore della popolazione in genere e degli studenti in particolare, con cicli di conferenze, opuscoli, manuali, ecc…
2. interventi diretti:
- nell’attività ricognitiva e di controllo del territorio contro i pericoli di incendi, esondazioni, frane, ecc., anche ai fini della difesa dell'ambiente e per la raccolta di dati di situazione in zone disastrate;
- nella realizzazione e gestione di reti di collegamento di emergenza ed il funzionamento di centri operativi e sistemi di comando e controllo;
- nelle attività di soccorso specialistiche per il ripristino delle condizioni di vita e delle vie di comunicazione nelle zone disastrate (realizzazione di tendopoli, baraccamenti e accantonamenti, con relativi impianti elettrici, idrici, telefonici, ecc.), ricostruzione di ponti con materiali componibili, ricerca e localizzazione di persone disperse o intrappolate sotto macerie, neve, ecc.;
- nella valutazione del danno reale provocato dall’evento ai fini dell’agibilità e del ripristino.
Iscriversi all’ANGET è facilissimo, basta individuare e contattare solo l'organismo periferico (mai direttamente
la Presidenza Nazionale) , ovvero la Delegazione, Sezione o il Nucleo o il Gruppo
di Specialità più vicini alla
propria residenza, attraverso i puntatori presenti sul ns/ sito. In caso di dubbi o incertezze al riguardo potete
contattarci via email all'indirizzo info@angemi.it e riceverete precise e puntuali indicazioni alle vostre istanze.
ANGET SEZIONE DI MILANO - MILANO, VIA VINCENZO MONTI N. 59 - CASERMA 24 MAGGIO